ARTICOLO DI HOLLY MARGERRISON
TRADOTTO DA FULVIO ANIELLO
Seul è una città in continuo cambiamento, in cui antico e moderno si fondono alla perfezione. La metropoli sudcoreana è una destinazione fondata sui contrasti. Basti pensare all’estetica urbana che costeggia gli spazi verdi, ai giovani in carriera le cui vite incrociano quelle di chi in quei luoghi ha trascorso un’intera esistenza, o ancora agli edifici eccentrici che ospitano eventi contemporanei.
Non sorprende, quindi, che la moda di Seul faccia perno sul dinamismo dei suoi abitanti. Inizialmente trainati dai gruppi K-pop, brand storici come Balenciaga o Gucci sono da tempo particolarmente apprezzati. Nel frattempo, alcuni talenti locali come Gentle Monster o AMBUSH hanno sviluppato strategie innovative ritagliandosi una nuova identità. Dall’intelligenza artificiale ai robot, passando per internet, la Corea del Sud ha saputo ripensare il retail tradizionale proiettandosi in un futuro ancora più frenetico.
Oggi vero zeitgeist culturale a sé stante, Seul sta guadagnando terreno e sempre più potere nelle sfere della moda, della musica e del beauty. Contraddistinti da uno stile pulito e raffinato, gli abitanti di Seul vivono in una città che abbraccia l’ignoto, caratteristica che li rende esperti nell’adattare abbigliamento, borse e scarpe all’ambiente in cui si trovano.
Dalla città che non si ferma mai, Ines Kim ci parla dei suoi brand preferiti, di come Seul abbia plasmato il suo stile e di quanto la sua esperienza personale di medico e digital creator rifletta perfettamente i contrasti della città.
Ines Kim (a.k.a. Chilli) (@chilli_k) (They)
Medico in medicina coreana e digital creator, di base a Seul in Corea del Sud. Indossa un completo con pantaloni a gamba larga di LOW CLASSIC, stivali a punta Tabi di Maison Margiela e una borsa tote KHAITE.
Come mai hai optato per questo completo scelto su FARFETCH? Cosa ti piace di questo brand?
Indosso un completo marrone di LOW CLASSIC, marchio iconico di Seul. Ogni stagione, il brand presenta design raffinati, semplici e classici, silhouette eleganti e dettagli spiritosi. Questo completo sartoriale è semplice nei toni, ma il materiale scelto incarna la quintessenza dello stile delle donne di Seul.
Come descriveresti lo stile e la moda di Seul? In che modo la città ha influenzato il tuo stile?
Brillanti e intelligenti, gli abitanti di Seul sono veloci nel cogliere e seguire le tendenze, e lo stesso vale per la moda e il beauty. Amanti delle cose belle e meticolosi nelle scelte, guardando il loro stile, si può capire facilmente cosa fa tendenza. Sia che decidano di indossare marchi street o brand di design (indipendentemente dallo stile) si prendono molta cura del loro abbigliamento. Inoltre, danno importanza alle buone maniere, all’atteggiamento e al famoso “TPO” (Time, Place and Occasion), che adatta l’outfit al meteo, al luogo e all’occasione.
Per quanto esistano stereotipi negativi, secondo i quali i coreani si preoccupano troppo del modo in cui appaiono agli occhi degli altri, personalmente trovo tutto ciò affascinante. Cercano sempre di capire il contesto e la situazione prima di scegliere un look, così da godersi al meglio il momento nella maniera più appropriata.
Cosa ti piace di più nel vivere a Seul?
Seul è una città ricca di storia e i suoi abitanti sono abituati a superare i confini del tempo. Bevono vino e ascoltano musica moderna all’interno di edifici commerciali datati dove luci e sedie di design si armonizzano alla perfezione. Ricordano la loro feroce storia mentre passeggiano in tranquilli luoghi storici, come il Santuario Jongmyo.
Il Palazzo Deoksugung (dove ho scattato le foto) è uno di questi luoghi. Il suo famoso percorso pedonale Stonewall Walkway è una delle mete più popolari in città per le passeggiate e qui in autunno si può assistere a un pittoresco foliage.
Dove fai shopping a Seul?
Alcuni flagship store di grandi brand hanno aperto a Seul negli ultimi anni. Personalmente preferisco fare shopping qui piuttosto che nei grandi magazzini, non solo perché ho più scelta, ma anche perché mi piace ritrovarmi in uno spazio che rifletta la visione e la filosofia di un marchio. Trovo ispirazione in queste stupende architetture progettate per allinearsi al patrimonio storico e stilistico di ogni brand. Tra le aperture recenti ci sono la Gucci House, la boutique Dolce & Gabbana di Jean Nouvel, la Maison Louis Vuitton di Frank Gary, l’elegante House of Dior di Christian de Portzamparc e lo store Chanel di Peter Marino, che ricorda l’appartamento di Gabrielle Chanel.
Amo fare shopping in boutique curate, come 10 Corso Como, BOONTHESHOP e ADEKUVER. Infine, adoro i negozi di articoli pre-owned come SELVAGE PROJECT, dove percepisco la visione autentica del direttore creativo e sento la sua passione per la moda.
Quali sono i capi che costituiscono la base del guardaroba nelle diverse stagioni a Seul?
Anche se a Seul le quattro stagioni non sono più ben distinte come una volta, è ancora possibile viverle tutte. Partendo dalla primavera, consiglierei un bel cardigan colorato di Alessandra Rich per i picnic all’Hangar Park e allo Yongsan Park, mentre gli abiti leggeri di Cecilie Bahnsen sono perfetti per l’estate umida. Poiché nelle mezze stagioni vestirsi a strati è sempre la scelte migliore, consiglio di aggiungere un trench di Lemaire al guardaroba.
Per il lavoro, i party o gli eventi speciali, suggerirei invece un capo versatile da poter indossare dal tardo autunno fino alla stagione delle feste. Il cappotto sartoriale in cashmere di Jil Sander, ad esempio, è perfetto non solo per l’ufficio ma anche per i party.
Qual è la tua stagione preferita per quanto riguarda l’abbigliamento a Seul e come mai?
Direi senza dubbio l’autunno, un periodo caratteristico in città. Seul è ricca di contrasti e spesso i suoi abitanti abbracciano questa dualità anche nel loro stile.
La natura è parte integrante di Seul e, di conseguenza, il paesaggio in autunno diventa più bello. Inoltre, ammetto di avere una predilezione per i capi dell’autunno-inverno tra cui maglieria avvolgente, gonne in pelle e trench.
Sei medico e digital creator. Cosa ti ha spinto a fare due lavori così diversi? Il tuo stile cambia a seconda del lavoro che svolgi?
In realtà, la cosa che più mi stimola è il fatto che questi due lavori non abbiano nulla in comune. Non avrei potuto vivere la moda in modo così giocoso e divertente se i due settori non fossero stati così diversi.
Quando pratico medicina, preferisco optare per uno stile classico e formale come la maglieria Totême e i pantaloni JOSEPH. Inoltre, la professione stessa di medico in Corea richiama un’immagine conservatrice.
Nei panni di digital creator, invece, tendo a scegliere design più audaci, capi di tendenza e diverse palette di colori, dal body di Magda Butrym alla maglieria crop di Jacquemus fino agli stivali di Chanel. Sono due mondi diversi, ma entrambi gli stili esprimono bene la mia identità.